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CER - Comunità Energetiche Rinnovabili

Normativa che agevola il produttore e il consumatore partecipanti alla comunità energetica.

L’agevolazione consiste in una tariffa incentivante pari a circa 100 €/MWh e in un contributo in conto capitale del 40%. Nel caso di ottenimento del conto capitale, la tariffa incentivante viene dimezzata.
Sono ammessi impianti o potenziamenti massimo di 1MW, dotati anche di sistemi di accumulo.
Possono fare parte della CER: PMI, privati, Enti territoriali, (Grandi imprese solo come soggetti terzi).
Possiamo agevolare solo impianti entrati in esercizio da gennaio 2024 in poi.
L’impianto di produzione e punto connessione devono rientrare nella stessa area sottesa alla medesima cabina primaria.
Le domande devono pervenire al GSE entro il 30 novembre 2025.

Non c’è cumulabilità

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SIMEST TDE Transizione Digitale Ecologica

Finanziamento agevolato pari al 100% del progetto con possibilità di 20% a fondo perduto per le imprese energivore, anche di grande dimensione, per la realizzazione di progetti inerenti la transizione digitale e la transizione ecologica, nonché il rafforzamento patrimoniale.

Finanziamento agevolato pari al 100% del progetto con possibilità di 20% a fondo perduto per le imprese energivore, anche di grande dimensione, per la realizzazione di progetti inerenti la transizione digitale e la transizione ecologica, nonché il rafforzamento patrimoniale. Novità: dal 25 marzo 2025 si estende la misura anche alle imprese esportatrici energivore o che hanno intrapreso percorsi certificati di efficientamento energetico con nuove spese ammissibili e condizioni dedicate.

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ZES UNICA - 2025

Bolzano, 7 Marzo 2025 - La ZES UNICA 2025 unifica le otto Zone Economiche Speciali del Mezzogiorno, puntando su incentivi fiscali per attrarre investimenti. Una svolta concreta per rilanciare economia e occupazione nel Sud Italia.

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Fondo energia Emilia-Romagna

Bolzano, 4 Marzo 2025 - La Regione Emilia-Romagna sostiene la transizione energetica delle imprese con il Fondo Energia, che finanzia interventi di efficientamento, energie rinnovabili ed economia circolare, offrendo risorse agevolate per un futuro più sostenibile.

Energia per il futuro: finanziamenti agevolati per le imprese in Emilia-Romagna

 

La Regione Emilia-Romagna sostiene la transizione ecologica delle imprese attraverso il Fondo Energia, un’iniziativa pensata per favorire l’efficientamento energetico, la produzione di energia rinnovabile e lo sviluppo di soluzioni di economia circolare. Il finanziamento copre fino al 100% dell’investimento, con un contributo a fondo perduto fino al 12,5% sulle spese tecniche.

 

Chi può accedere al fondo

Possono presentare domanda le imprese che intendono realizzare:

  • Interventi di efficientamento energetico per ridurre i consumi e migliorare le prestazioni
  • Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, favorendo l’autoconsumo
  • Miglioramenti sismici, se abbinati a interventi per la sostenibilità energetica
  • Tecnologie per l’economia circolare, finalizzate al riuso e alla riduzione degli sprechi

 

Progetti finanziabili

Il fondo supporta iniziative come:

  • Riqualificazione energetica degli edifici aziendali per un minore impatto ambientale
  • Installazione di impianti fotovoltaici, per ridurre la dipendenza dalla rete elettrica
  • Ottimizzazione dei processi produttivi, con soluzioni per il risparmio energetico
  • Recupero e riciclo dei materiali, per un modello produttivo più sostenibile

 

Le domande devono essere presentate entro il 30 aprile 2025. Ogni impresa può candidare più progetti, con un tetto massimo di 1.000.000 € per beneficiario.

 

Per informazioni e supporto:
info@soul.it
+39 0471 1886875

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ZES Agricola 2025

Bolzano, 11 febbraio 2025 - Credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica per le imprese del settore agricolo, della pesca e acquacoltura

La Legge di Bilancio 2025 ha prorogato il credito d'imposta per gli investimenti in strumenti, terreni e fabbricati realizzati al Sud.

  • Contributo: a partire dal 65% con varie premialità
  • Prenotazione utilizzo: a partire dal 31 marzo 2025

 

Soggetti beneficiari:

  • a) Imprese attive nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli (Allegato I del TFUE)
  • b) Imprese attive nel settore forestale
  • c) Microimprese, piccole e medie imprese attive nei settori della pesca e acquacoltura

 

Spese ammissibili:

  • Strumenti
  • Terreni (max 10% del progetto)
  • Fabbricati (max 50% del progetto)

 

SCADENZE COMUNICAZIONI

Prima Comunicazione

Periodo: dal 31 marzo 2025 al 30 maggio 2025
Oggetto: comunicare l'ammontare delle spese ammissibili:

  • Sostenute dal 1 gennaio 2025
  • Previste fino al 15 novembre 2025

Seconda Comunicazione

Periodo: dal 20 novembre 2025 al 2 dicembre 2025
Oggetto: comunicare l'avvenuta realizzazione (entro il 15 novembre 2025) degli investimenti indicati nella prima comunicazione

 

  • Dotazione: 50 milioni di euro per il 2025
  • Contributo minimo: 65% sotto forma di credito d'imposta
  • Utilizzo: esclusivamente in compensazione

 

Requisiti:

  • Spese ammissibili: dal 1 gennaio 2025 al 15 novembre 2025
  • Ammessa anche: locazione finanziaria
  • Importo minimo: non sono agevolabili i progetti con costo complessivo inferiore a 50.000 euro
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CSR Toscana - Trasformazione prodotti agricoli 2025

Bolzano, 4 febbraio 2025 - 65% a fondo perduto per settore agricolo e agroindustriale.

Regione Toscana mette a disposizione oltre 47 milioni per finanziare gli investimenti produttivi nel settore agricolo e agroindustriale offrendo un fondo perduto del 65% per un importo massimo pari a 975.000,00€ a soggetto.

Spese ammissibili:
    opere edili,
    strumenti e attrezzature,
    spese generali,
    immateriali.

Progetti ammissibili (esempi):
    integrazione filiera,
    sistemi di gestione, 
    sostenibilità, 
    rinnovabili.

La domanda deve essere presentata entro il 21 marzo 2025, è possibile presentare un'unica domanda e la graduatoria sarà determinata con una valutazione a punteggio.

Per maggiori informazioni contattaci:
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Nuovo sportello Fondo Transizione Industriale – Contributi nazionali per efficienza energetica e uso efficiente delle risorse

Bolzano, 11 Dicembre 2024 - 400 milioni di euro a disposizione delle imprese per investimenti che perseguono obiettivi ambientali, con una quota del 50% riservata alle imprese energivore.

Possono fare domanda le imprese di qualsiasi dimensione, operanti nei settori estrattivo o manifatturiero, per programmi di spesa di importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.

 

Sono ammissibili investimenti per una maggiore efficienza energetica (inclusa la produzione di energia da fonti rinnovabili), l'uso efficiente delle risorse o il riciclo/riuso di materiali/materie prime. Le spese ammesse sono: suolo aziendale, opere murarie, impianti e attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e formazione del personale.

 

Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto, entro i limiti previsti dai regolamenti comunitari applicati per dimensione di impresa, zona di intervento e tipologia di investimento  (ad esempio, 55% per impianti a fonti rinnovabili per autoconsumo per medie imprese).


 

 

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Fonti rinnovabili: contributi PNRR/REPowerEU per le PMI

Bolzano, 2 Dicembre 2024 - Per le piccole e medie imprese sono stati messi a disposizione 320 milioni di euro per l’autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili attraverso contributi in conto impianti.

REPowerEU è una strategia lanciata dall'Unione Europea per ridurre la dipendenza energetica dai combustibili fossili russi e accelerare la transizione verso le energie rinnovabili. 

I programmi di investimento devono prevedere l’installazione di impianti solari fotovoltaici e/o mini-eolici per autoconsumo immediato oppure differito, con l’installazione di correlati sistemi di stoccaggio dell’energia. 

Spese ammissibili: tra 30.000 e 1.000.000 di euro.

Per accedere agli aiuti, i programmi di investimento devono essere supportati da una diagnosi energetica conforme alle previsioni del Dlgs 102/2014 a cura di soggetti qualificati, ed essere realizzati solo su edifici esistenti destinati all’esercizio dell’attività o su coperture di strutture pertinenziali destinate al servizio degli stessi edifici. I lavori dovranno concludersi entro 18 mesi dalla concessione del sostegno.

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi in conto impianti (a fondo perduto), con le seguenti intensità:

 

Per gli impianti rinnovabili: 40% per le piccole imprese e 30% per le medie imprese.

 

Per lo stoccaggio energetico: 30%.

 

Per la diagnosi energetica: 50%.

 

Secondo la roadmap del PNRR/REPowerEU, la data di uscita del bando è prevista nel 2025, con il 100% delle risorse assegnate ai beneficiari entro giugno 2026.

 

 

 

 

 

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Mini Contratti di Sviluppo: contributi a fondo perduto per le imprese che investono al Sud

Bolzano, 2 Dicembre 2024 - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha recentemente introdotto un nuovo strumento agevolativo per sostenere gli investimenti produttivi nelle Regioni del Mezzogiorno. L'obiettivo è promuovere la transizione ecologica e digitale delle imprese, favorendo lo sviluppo di tecnologie strategiche.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione che realizzino un piano di investimenti nelle Regioni del Mezzogiorno (Molise, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna).

I programmi di investimento devono essere compresi tra 5 e 20 milioni di euro e riguardare tecnologie digitali, tecnologie green e biotecnologie.

Le spese ammesse sono:

 • Suolo aziendale e sue sistemazioni.

• Opere murarie e assimilate.

• Infrastrutture specifiche aziendali.

• Macchinari, impianti e attrezzature varie.

• Programmi informatici, brevetti, licenze, diritti e marchi.

• Per le sole PMI sono ammesse anche le consulenze.

 

Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributi a fondo perduto, con le seguenti intensità:

• 55% delle spese ammissibili per le piccole imprese;

• 45% per le medie imprese;

• 35% per le grandi imprese. 

 

 

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Esonero contributivo fino a 150.000 euro ai datori di lavoro per la parità di genere

Bolzano, 30 Ottobre 2024 - L'incentivo mira a favorire l'adozione di policy aziendali volte a ridurre il divario di genere e si configura come un esonero sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro.

Tutti i datori di lavoro del settore privato in possesso di Certificazione della parità di genere possono ottenere un importante esonero contributivo:
 

• La misura dell'esonero è fissata all'1% dei contributi dovuti a carico del datore di lavoro, con un tetto massimo annuo di 50.000 euro per ciascun beneficiario.


• Poiché l'esonero ha validità per tutto il periodo triennale di durata della certificazione di parità di genere, il beneficio massimo ottenibile è pari a 150.000 euro.


 

NB: I datori di lavoro che ricevono un accoglimento positivo di domanda presentata non devono ripresentare domanda negli anni successivi, in quanto l’esonero contributivo è automaticamente riconosciuto per tutti i 36 mesi di validità della certificazione.
 

 

 

 

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Credito d’imposta del 36% sulle spese per materiali di recupero o biodegradabili

Bolzano, 1 Ottobre 2024 - Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica promuove la sostenibilità ambientale attraverso l’incentivazione dell’acquisto di materiali riciclati e biodegradabili, con un plafond di 5 milioni di euro.

Possono beneficiare dell’agevolazione le imprese di ogni dimensione operanti in Italia, regolarmente iscritte e attive presso il registro delle imprese e che abbiano acquistato prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata o biodegradabili e compostabili.

In particolare, sono finanziabili:

 

  • i prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata o da altri circuiti post-consumo degli imballaggi in plastica;

 

  • gli imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili in carta, cartone, legno non impregnato;

 

  • gli imballaggi primari e secondari biodegradabili e compostabili in carta, alluminio e vetro derivanti dalla raccolta differenziata.

 

Il bonus consiste in un credito d’imposta pari al 36% delle spese sostenute nel 2023, fino a un importo massimo annuale di 20.000 euro per ogni impresa beneficiaria. 


Il credito d’imposta sarà concesso in regime “de minimis” e sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono state sostenute le spese ammissibili.


 

La presentazione delle istanze sarà possibile dalle ore 12:00 del 21 ottobre 2024 fino alle ore 12:00 del 20 dicembre 2024. In caso di domande superiori alle risorse disponibili, l’importo del contributo sarà ridotto proporzionalmente.


 

 

 

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Nuovi contributi Simest per il potenziamento delle imprese italiane con interessi in Africa

Bolzano, 18 Settembre 2024 - Lo strumento agevolativo è composto da un finanziamento a tasso agevolato e da un cofinanziamento a fondo perduto.

Simest intende rafforzare la competitività internazionale delle imprese italiane con interessi strategici nel continente africano, tramite un fondo speciale dotato di 200 milioni di euro


Le risorse finanziarie saranno destinate alle imprese con sede legale in Italia con almeno 2 bilanci approvati che sono stabilmente presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano, e alle imprese fornitrici delle stesse.

 

L’importo massimo dell’intervento agevolativo che può essere richiesto è pari al minore tra:

  • il 35% dei ricavi medi risultanti dagli ultimi due bilanci;
  • € 500.000 per le micro imprese; € 2.500.000 per le PMI e start up innovative; € 5.000.000 per le altre imprese.

 

Quota massima a fondo perduto:

  • 20% dell’importo dell’intervento agevolativo richiesto, fino a un massimo di € 200.000, per le imprese con almeno una sede operativa in una regione del Sud Italia.
  • 10% dell’importo dell’intervento agevolativo richiesto, fino a un massimo di € 100.000, per tutte le altre imprese.


 

Lo strumento permette il finanziamento di spese volte a rafforzare la solidità patrimoniale dell’impresa (investimenti), anche in Italia, nonché quello di spese strettamente connesse alla realizzazione degli investimenti, tra cui le spese per la formazione del personale africano in Italia o in Africa, spese di viaggio, di ingresso e di regolarizzazione in Italia per l’assunzione.

 

 

 

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Agevolazioni "a fondo perduto" fino al 90% per progetti di R&S nel settore aerospaziale

Bolzano, 2 Luglio 2024 - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy avvia il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo nel settore aerospaziale, specificamente mirati alla Sicurezza Nazionale.

Possono beneficiare degli aiuti le imprese che svolgono prevalentemente attività industriale nel settore aerospaziale. In particolare, nei due esercizi antecedenti la presentazione della domanda, tali imprese devono aver avuto un fatturato medio derivante per almeno il 50% per le grandi imprese, o per almeno il 25% per le PMI, da attività di costruzione e trasformazione di aeromobili, motori, sistemi ed equipaggiamenti aerospaziali, meccanici ed elettronici.

 

I progetti devono comportare costi non inferiori a 5 milioni di euro per singola impresa, e fare riferimento ad una o più delle aree tecnologiche agevolabili (sistemi di addestramento aeronautico militare; sistemi satellitari militari; sistemi di guerra elettronica, acustica e contrasto alle minacce IR; sistemi avionici resilienti ad attacchi cyber; sistemi d'arma ad energia diretta laser; ecc.).

 

Per i progetti ammissibili, sono concessi finanziamenti a tasso zero fino al 100% dei costi ammissibili. I finanziamenti devono essere restituiti, senza interessi, dalle imprese beneficiarie nella misura del 20% dell’importo erogato per le grandi imprese e del 10% per le PMI.

La percentuale di restituzione dell’importo erogato può essere portata anche per le grandi imprese al 10% nel caso in cui risultino da esse presentate spese per un valore maggiore al 25% dei costi del progetto relative a: contratti di sub fornitura stipulati con PMI in possesso dei requisiti di ammissibilità al bando, oppure servizi di ricerca contrattuale forniti da organismi di ricerca e infrastrutture di ricerca.

 

Le domande di ammissione ai finanziamenti devono essere presentate dal 1° luglio 2024 (dalle ore 12:00) al 31 ottobre 2024 (entro le ore 16:00).

 

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Transizione 5.0 è ufficialmente legge

Bolzano, 9 Maggio 2024 - Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n.100 del 30/04/2024 (Supplemento Ordinario n.19), Transizione 5.0 è ufficialmente legge dello Stato, ed assume la denominazione ufficiale di Legge 56 del 29 aprile 2024.

Il testo pubblicato in G.U. è sostanzialmente identico a quello stabilito dal DL "PNRR" (DL 2 marzo 2024, n. 19 - art.38), che è stato convertito con poche modifiche di aspetto formale. 

Un unico punto da segnalare riguarda il fatto che, nel decreto attuativo di prossima emanazione, verrà posto un limite al costo massimo ammissibile (calcolato in euro/kW) per gli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili e per i sistemi di accumulo (in euro/kWh).

All’atto pratico, comunque, le aziende non possono al momento attivare nessuna procedura di domanda, in quanto non è ancora stata aperta la piattaforma necessaria per le comunicazioni al GSE e non è ancora stato pubblicato il decreto attuativo necessario per calcolare i risparmi energetici e per definire i soggetti abilitati a sottoscrivere le necessarie certificazioni.

Si ricorda che il nuovo Piano Transizione 5.0 prevede un credito d’imposta dal 35% al 45%, in base alla riduzione dei consumi ottenibili, per spese fino a 2,5 milioni di euro. Per la quota di spese oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro, la percentuale è minore e va dal 15% al 25%, mentre per la quota oltre i 10 milioni di euro va dal 5% al 15%.  


NB: Per moduli fotovoltaici “Made in EU” a maggiore efficienza (moduli con efficienza di cella almeno al 23,5% o composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio/tandem con efficienza di cella almeno al 24%) il bonus reale sarà maggiorato e pari, rispettivamente, al 54% e al 63%.

Il progetto di investimento dovrà essere certificato per attestarne i requisiti sia "4.0" che di efficienza energetica, ex-ante ed ex-post. 

 

 

 

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Contratti di Sviluppo – Nuovo sportello Semiconduttori 2024

Bolzano, 17 Aprile 2024 - Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy intende sostenere la crescita e lo sviluppo tecnologico della catena di approvvigionamento dei semiconduttori, attraverso la concessione delle agevolazioni previste dai Contratti di Sviluppo.

Gli interventi saranno finanziati con le risorse del Fondo nazionale per lo sviluppo del settore dei microprocessori, che ammontano a 3,29 miliardi di euro nel periodo 2022-2030.

I progetti di investimento agevolabili dovranno prevedere spese ammissibili non inferiori a 20 milioni di euro e contribuire ad almeno uno dei seguenti obiettivi:

•   sviluppo dell’industria nazionale dei semiconduttori, nelle diverse fasi che ne compongono il processo di produzione;

•   crescita e sviluppo tecnologico delle imprese appartenenti alla catena di approvvigionamento dei semiconduttori.


Le agevolazioni saranno concesse nella forma del finanziamento agevolato e/o del contributo a fondo perduto

Il bilanciamento tra fondo perduto e finanziamento a tasso agevolato saranno negoziati direttamente durante l’iter della pratica agevolativa, sulla base delle caratteristiche dei progetti e dei relativi ambiti di intervento. I beneficiari delle agevolazioni saranno comunque obbligati ad apportare un contributo finanziario, attraverso risorse proprie ovvero mediante finanziamento esterno privo di qualsiasi tipo di sostegno pubblico, pari almeno al 25% del totale delle spese ammissibili.

 

Le imprese interessate possono presentare domanda a partire dal 30 aprile 2024.

 

 

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Nuovo bonus Transizione 5.0: approvato il decreto legge

Bolzano, 1 Marzo 2024 - A disposizione delle imprese 6,3 miliardi di euro per sostenere investimenti in digitalizzazione e transizione green.

Di seguito, una sintesi delle novità sulla base delle anticipazioni relative al decreto legge approvato. 


Sono incentivati gli investimenti:

Effettuati negli anni 2024 e 2025

Per un massimo di 50 milioni di euro per anno per impresa beneficiaria.

• Che prevedano spese in: 

beni materiali e immateriali 4.0 che portino a una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva di almeno il 3% o, in alternativa, di almeno il 5% se si considerano i processi      interessati;

impianti per autoproduzione di energia da rinnovabili destinata all’autoconsumo, compreso lo stoccaggio (i moduli FV sono incentivati solo se “MADE IN EU” e quelli più efficienti avranno un premio maggiorato);

formazione del personale, nel limite del 10% dell’investimento e fino a un massimo di 300 mila euro.

 

Per spese fino a 2,5 milioni di euro, il credito d’imposta va dal 35% al 45%, in base alla spesa e alla riduzione dei consumi ottenibili.  

Per la quota di spese oltre i 2,5 milioni e fino a 10 milioni di euro, la percentuale è minore e va dal 15% al 25%, mentre per la quota oltre i 10 milioni di euro va dal 5% al 15%.  


Il progetto di investimento dovrà essere certificato per attestarne i requisiti sia "4.0" che di efficienza energetica, ex-ante ed ex-post. Le imprese che non raggiungeranno gli obiettivi di efficienza energetica, ma acquisteranno beni tecnologicamente avanzati per la digitalizzazione, potranno comunque beneficiare degli incentivi già esistenti del piano Transizione 4.0. Inoltre, servirà la certificazione del revisore dei conti. 

Per la concessione del bonus è prevista una procedura di prenotazione

 

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Nuovo credito d’imposta per la microelettronica

Bolzano, 16 Gennaio 2024 - Approvato il nuovo credito d’imposta a favore delle imprese di qualsiasi dimensione che investono in progetti di ricerca e sviluppo nel settore dei semiconduttori e della microelettronica, includendo anche la ricerca commissionata a entità italiane da clienti esteri.

Sono ammissibili i costi di R&S sostenuti dall’11 agosto 2023 al 31 dicembre 2027 per personale interno, strumentazione/attrezzature, ricerca contrattuale, brevetti, know-how/consulenze e spese generali. 

 

Il credito d’imposta di base sulle spese ammissibili è riconosciuto con le seguenti intensità:

  • 100% per la ricerca fondamentale;
  • 50% per la ricerca industriale e gli studi di fattibilità;
  • 25% per lo sviluppo sperimentale.

Le intensità di aiuto previste per la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale possono essere aumentate fino a raggiungere una misura pari all’80% in base alla dimensione d’impresa, alla localizzazione dell’intervento e all’eventuale presenza di collaborazioni.  


 

 

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